Nella nota del consigliere comunale Vittorio Giorgetti (Lega per Salvini Premier) si legge: “Lega, stazione Medioetruria e interessi aretini finalmente al centro: tanto poté una sconfitta”.
E arriva ad esternare una nota veramente forte che inizia così e prosegue anche in modo più incisivo …. “È davvero strano dover constatare quanto bene abbia fatto la sconfitta della coalizione di centrodestra e in particolare della Lega alle elezioni regionali in Umbria, riuscendo addirittura nell’intento di far prendere alla Lega aretina una posizione netta in merito alla collocazione della stazione dell’alta velocità a favore di Rigutino”.….
In molti oramai si chiedono cosa sta succedendo nella Lega Aretina, oggi la nota del consigliere Giorgetti arriva dopo altre prese di distanze, da parte di altri salviniani, dalla decisione di Creti come luogo di ubicazione della stazione Medioetruria, scelta fatta da parte del Ministro dei trasporti protempore, ma alcuni giorni fa abbiamo letto le esternazioni di Piero Perticai, riprese anche da “Il Fatto Quotidiano” che gli ha dedicato un articolo.
Ma non possiamo dimenticare la fuoriuscita dal gruppo della lega, in consiglio comunale, di altri due consiglierei, Fabrizio Ferrari e Egiziano Andreani, che non hanno nascosto il loro imbarazzo a stare in un partito in cui non si riconoscevano più.
Quando un partito vede quanto sopra, tutti si chiedono il perché. E in molti si domandano e si interrogano sulle responsabilità. Perché è evidente il malcontento dei consiglieri salviniani aretini, significato con le loro scelte e esternazioni.
La valutazione che noi comuni cittadini possiamo fare, dall’esterno, è che in quel partito pare esserci un vuoto totale all’apice.
Infatti, in questo scontro politico continuo tra salviniani, tutti si chiedono quale è la posizione dell’onorevole Tiziana Nisini , ovvero con chi si schiera: con la base del partito aretino che l’ha votata, o con Salvini che l’ha candidata?
Ci immaginiamo che non deve essere facile fare una scelta netta e chiara in quella posizione, ma è altrettanto evidente che così rischia di finire in frantumi il partito della Lega ad Arezzo.