Questa mattina si è verificata una esplosione alla Safimet di San Zeno, che ha provocato danni alla struttura. Sembra che sia scoppiato qualcosa all’interno della fabbrica, ma pare che non ci siano fuoriuscite di materiali o sostanze tossiche.

Safimet è balzata agli onori della cronaca per la crescita del fatturato, e infatti si è piazzata al quarto posto per il volume d’affari nella provincia di Arezzo. Le prime 4 aziende della provincia, tutte appartenenti al comparto orafo, hanno fatturato la bellezza di circa dieci miliardi di euro. Tanto per renderci l’idea una manovra finanziaria normalmente viaggi da venti a trenta miliardi di euro.

L’esplosione è dovuta al fatto che anche in questa azienda si recuperano e affinano metalli preziosi.

Nel nostro territorio sono presenti altre realtà, come le magnifiche 4 , con fatturati inferiori ma sempre molto importanti, dovuti anche all’esportazioni del metallo prezioso.

Se da un lato fanno aumentare il PIL e le esportazioni del distretto orafo, tanto da far balzare Arezzo nelle primissime posizioni nazionali, le ricadute in termini economici per il territo e in particolare per l’occupazione, in rapporto al fatturato, sono minimali.

Infine non va sottovalutato l’aspetto ambientale, e l’allarme generato nella popolazione della zona per l’elevata concentrazione di aziende di questo tipo, oltre alla presenza del termovalorizzatore pubblico che verrà anche ampliato.

In tanti si chiedono perché proprio ad Arezzo si è assistito nel tempo a questo sviluppo e crescita esponenziale di questo settore, con fatturati che il comune cittadino fa fatica a comprenderne la grandezza.

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