Il sindaco di Cortona, fresco di vittoria elettorale nel suo comune, e forse ispirato da lei che ha solo un “l” in più nel cognome, non ci sta all’idea che ci sono delle leggi che stabiliscono che la competenze in materia di sanità appartiene alla Regione, e che la legge prevede pubblici concorsi, selezioni pubbliche, per assegnare funzioni anche come quella di direttore di reparto, e questo vale anche per l’ospedale ubicato nel suo territorio comunale, e che comunque deve servire tutti i comuni della val di Chiana aretina.

Abbiamo sentito il sindaco Meoni, nell’intervista alla brava collega Barbara Parissi, link di seguito allegato, sostenere che “c’è un reparto che ha un buon clima, che porta consenso … viene di fatto asfaltato per logiche che non capiamo…” , non ci è dato sapere a quale consenso si riferisce il sindaco, ci permettiamo di aggiungere che secondo noi un medico deve curare le persone, salvare vite umane e farlo nel migliore modo possibile non certo portare consenso.

Primario trasferito, Meoni annuncia battaglia

Di seguito il comunicato della lista che sostiene Luciano Meoni Sindaco:

Ci risulta che il professionista che ha vinto la selezione della Usl, per ricoprire quell’incarico, contestato da Meoni dovrebbe essere il Dott. Marco Zucchini, vicedirettore dell”Ortopedia di Arezzo, per altro con un Curriculum ineccepibile, quindi, riteniamo che i cittadini potranno stare tranquilli.

Crediamo che la politica debba preoccuparsi che il sistema sanitario nazionale funzioni, anche a livello locale, e che i cittadini abbiano tutte le cure necessarie dal servizio pubblico nei modi e nei tempi previsti per garantire la prevenzione e la salute a tutti.

La politica non può e non deve mettersi a tifare per un medico o per un altro, se c’è una legge che stabilisce come deve avvenire l’assegnazione degli incarichi dei medici negli ospedali pubblici, questa va rispettata, anche da chi ha vinto le elezioni e anche se lo ha fatto da solo contro tutti ed ha ottenuto un pregevole risultato elettorale.

Questa è la democrazia e le leggi vanno rispettate da tutti ma in primis proprio da chi ha vinto le elezioni ed ha la maggioranza assoluta, nessuno può pretendere di essere al disopra della legge, perché altrimenti è la fine della democrazia liberale. Non vorremmo mai essere ispirati da Orbàn e finire come l’Ungheria.

Questo principio inderogabile nel nostro ordinamento vale sia se nel cognome ” Me (l) oni ” c’è una “L ” o manca.

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