Questa mattina gli avventori dell’area ex Lebole, sono stati svegliati da il classico sibilo provocato dal volo dei droni.

Un fuggi fuggi generale, perché tutti coloro che li trovano riparo hanno pensato ad una retata o ad uno sgombro forzoso. Invece niente di tutto questo.

Poi una volta usciti si sono guardati intorno ed hanno visto che forse a guidare il drone erano quelli della Polizia Municipale in borghese, e inoltre non c’era traccia di dispiegamenti di forze dell’ordine, in misura tale da immaginare uno sgombro.

Chi passava di li si è incuriosito del fuggi fuggi dei poveri avventori, ma anche perché, visto chi guidava il drone, si è chiesto cosa vuol fare Ghinelli per perlustrare quest’area dall’alto? Che è così pericoloso l’accesso per le forze dell’ordine ? Perché è tutto fatiscente oppure per i soggetti presenti? Chissà!

A questo punto tutti chi chiediamo a cosa serve questa perlustrazione e, quindi, cosa avrà in mente il Sindaco Ghinelli, dopo l’ennesimo tentativo, non andato a buon fine del recupero di quest’area?

Sembra che Ghinelli sta partorendo un’ordinanza da paura, si vocifera in ambienti comunali , che prescriverà al proprietario di istallare una recinzione a pannelli chiusa, talmente alta che deve impedire la vista da fuori del degrado del luogo, si parla di un’altezza da terra di almeno 4 metri per tutto il perimetro.
A prima vista potrebbe sembrare una reazione spropositata a fronte della critica fatta da Carrara su La Nazione , che sembra incolpare proprio Ghinelli e Marinoni ( chi non lo ha letto lo trova sul web facilmente ).
Questa sembra essere una risposta vendicativa, tipica di chi si sente deluso o offeso.
Che qualora fosse così aprirebbe tutta una serie di riflessioni.

Certo che per questa amministrazione questa area in queste condizioni, alle porte della città, non è un gran biglietto da visita. Insomma possiamo proprio affermare che l’ex Lebole e gli altri cantieri fermi esprimono bene gli insuccessi di questa amministrazione che si avvia alla fase conclusiva del mandato.

Stiamo a vedere cosa succederà.

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