Ghinelli si avvia alla fine del suo secondo mandato e gli aspiranti candidati a succedergli si attivano, e la politica locale è in gran fermento.

E’ notizia di questi giorni che nella destra si fa sempre più concreta la candidatura del Dott. Alberto Merelli, commercialista aretino, e attualmente assessore di peso di questa amministrazione, in quota a FDI, partito maggioritario nella coalizione di destra.

Alberto Merelli è stato anche coinvolto come imputato nel processo Coingas/Estra, in cui è stato assolto in primo grado dal Tribunale di Arezzo. Processo che ora si dovrà rifare in Corte D’Appello di Firenze per il ricorso della Procura della Repubblica di Arezzo.

Se ad oggi Alberto Merelli è stato assolto dal Tribunale penale, in primo grado con formula piena, ciò non toglie che le famose registrazioni, intercettazioni e le trascrizioni del dibattimento sono note a tutti, ben conosciute e tutti noi possiamo valutarle da un punto di vista etico, morale e di etica pubblica. Ne vogliamo ricordare solo una fatta con l’avvocato condannato in primo grado per peculato, me ce ne sono anche altre che significano i loro rapporti professionali e non, che possono essere vagliate con un’ottica di etica pubblica, e ognuno può trovarle facilmente in rete per farsi una sua idea:

… ” A NOI CHE CE NE FREGA, SIAMO PIENI DI DONNE, SIAMO PIENI DI SOLDI, CHE CAZZO CE NE FREGA, VERO O NO? POI CI S’HA COINGAS SCUSA E VUOI METTERE?”..

La destra locale, come d’altronde quella nazionale, nascondendosi dietro il garantismo giuridico, sembra non voler dare alcun valore all’etica, alla morale e all’etica pubblica (questi sono i risultati di 30 anni di berlusconismo), mentre noi riteniamo che sia fondamentale che la politica tutta, anche locale, si riappropri dei valori di etica pubblica, perché chi vuole rappresentare le istituzioni deve poterlo fare a testa alta, senza la minima ombra di mancanza di etica pubblica.

Chi vuole amministrare la cosa pubblica deve sicuramente essere preparato, capace e meritevole, e deve avere il sostegno prima della politica e poi del voto dei cittadini, e tutti siamo d’accordo, ma in più e non per ultimo, oltre ad avere una “fedina di etica pubblica immacolata” non deve avere nemmeno conflitti d’interessi (presenti o passati) e chi non è in questa condizione, secondo noi, può continuare le attuali occupazioni e attività, ed evitare di cercare di voler rappresentare le istituzioni e soprattutto a voler essere il primo cittadino.

Perché i cittadini di destra o di sinistra meritano sempre il meglio e ci auguriamo che i partiti sappiano scegliere i loro candidati oltre che per le loro capacità e preparazioni anche per la loro fedina di etica pubblica immacolata e per l’assoluta mancanza di conflitti d’interesse passati o presenti.