Noi è tanto che denunciamo questo drammatico fenomeno nel mondo del lavoro aretino, il caporalato, nel settore orafo e non solo. Abbiamo scritto più volte e di seguito riportiamo alcuni link, lo abbiamo chiesto anche al Prefetto, quando è stata ospite da noi, ma ci sembra che il tutto prosegue nell’indifferenza (complice) della politica, dei corpi intermedi e delle istituzioni.

Oggi il Prof. Emilio Santoro, professore e filosofo del diritto e presidente dell’associazione “L’altro diritto”, che è uno dei maggiori esperti di sfruttamento sul lavoro e caporalato, sul Tirreno è comparsa la sua intervista “Tenere i migranti in stato di bisogno aiuta il caporalato”, che è di seguito allegato per chi non l’ avesse ancora letta e consigliamo di farlo.

Noi abbiamo provato a scrivere ai politici locali per avere un’intervista sull’argomento, ma ad ora nessuno ha accettato, così come i rappresentanti delle istituzioni interpellati hanno declinato l’invito.

In merito al contenuto dell’intervista del Prof. Santoro, crediamo che questa racconta la drammatica verità, ed è un’analisi lucida, scrupolosa, precisa e dettagliata di un fenomeno: il caporalato e lo sfruttamento del lavoro, sempre più diffuso in tutta Italia, ma anche nel settore orafo aretino. Nel periodo, dell’intervista, segnato in rosso, seconda pagina, vi è un grido di allarme e di denuncia, che non può passare inosservato..” lo sfruttamento più tremendo e più nascosto è quello del settore orafo dell’Aretino. Non c’è quasi nessuna inchiesta ma è chiaro che si sta verificando la stessa cosa che è accaduta a Prato venti anni fa nel settore dell’abbigliamento”.

Vorremmo chiedere a Gabriele Veneri, consigliere regionale in quota FDI, ma anche noto imprenditore orafo e già presidente di CNA Orafi Arezzo, cosa ne pensa rispetto alle affermazioni del Prof. Santoro, per la sua esperienza nel settore e poi in CNA. Veneri proprio in questo incarico, nel 2016, propose la creazione di una cooperativa dei cosiddetti terzisti o fasonisti, anche stranieri, per migliorare la qualità delle loro produzioni, e quindi, possiamo immaginare che lui sia informato sull’esistenza o no dello sfruttamento del lavoro degli stranieri nel settore orafo (tra i terzisti e fasonisti) che producono anche i semilavorati e il montaggio. Insomma, forse chi meglio di lui ci può dire se esiste o no il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori nel settore orafo aretino, e quanto è grave questo fenomeno. E ancora, da esperto del settore, oltre che da politico e possibile prossimo candidato a sindaco di Arezzo, vorremmo chiedergli cosa intende fare per combattere lo sfruttamento dei lavoratori e il caporalato nel settore orafo aretino se provata l’esistenza?

https://www.comune.arezzo.it/notizie/carlettini-chizoniti-cooperativa-orafa-proposta-veneri-valorizza-lavoro-settore-leconomia

Ma abbiamo, anche, tante domanda da fare al Sindaco Ghinelli, che nell’ultima campagna elettorale ha avuto l’appoggio delle comunità asiatiche, che come è noto i loro associati sono grandemente impiegati nel settore orafo, sia come lavoratori, che spesso sono le vittime dello sfruttamento, ma anche come imprenditori datori di lavoro ai loro connazionali.
https://www.cna.arezzo.it/download/le-regione-in-campo-con-veneri-per-la-coop-degli-orafi-disoccupati/