Il sindaco di Arezzo, che si presenta nella Circoscrizione Italia Centrale, da indipendente nella lista di Forza Italia, ha ottenuto pochissime preferenze, risultando penultimo, e quindi non va al Parlamento Europeo e rimane a fare il primo cittadino.
Certo la ripartizione del territorio nazionale in 5 circoscrizioni, con territori così ampi, ha favorito i big della politica nella scelta, vedi Taiani, ma certamente un risultato così modesto, in termini di preferenze, per il sindaco di una città di circa 95 mila abitanti, solo 701 elettori hanno scritto il suo nome nella scheda, deve fare riflettere prima di tutto lui e poi le forze politiche che lo sostengono e trarne le dovute conseguenze.
Vista l’accoglienza ricevuta, c’è da chiedersi se l’ ha votato solo la comunità bengalese, ( i bengalesi che votano sono numerosi) ma il voto è segreto e quindi non sapremo mai chi sono i suoi elettori.
Venendo alla realtà del comune di Arezzo vediamo che Forza Italia, il partito che ha candidato Ghinelli, ha preso circa l’8,01% dei votanti, 3051 voti, quindi, di questi solo 1 su 5 ha scritto il suo nome sulla scheda elettorale per le europee. Se non è una bocciatura questa, c’è da chiedersi cosa è?
Gli aretini, anche quelli di centro destra e nello specifico di Forza Italia ( solo 1 su 5), prima di tutto, non hanno creduto in Ghinelli e nella sua candidatura europea, e poi considerato che è alla fine del mandato di sindaco, arrivare PENULTIMO nelle preferenze, anche in una circoscrizione così grande, ha un solo significato: è anche un giudizio politico negativo del suo operato da primo cittadino di Arezzo, e per gli aretini del centro destra, che ha la maggioranza assoluta, non doveva essere premiato con questa prestigiosa carica elettorale.