La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, ieri 09 maggio, in piena campagna elettorale, ha trovato il tempo di recarsi a Rondine, vicino Arezzo, accompagnata da Marco Tarquino e dai notabili locali del suo partito.
Quel Marco Tarquino candidato con il PD, ma che non ha mai nascosto di essere contro l’aborto, contro il DDL Zan, che ha fatto il militare ma adesso è pacifista e per lui l’Ucraina non ha il diritto a difendersi.
Certo anche il voto alle primarie è segreto, come in tutte le votazioni democratiche, quindi, non si può mai sapere chi l’ha votata e fatta diventare segretaria, ma crediamo sia lecito pensare che se Elly Schlein è oggi segretaria del PD forse i voti li ha presi in altri luoghi e da altre persone. E forse per molti di loro il sogno di un cambiamento con la sua vittoria e oramai un vago e vano ricordo.
Se è la prima segretaria non eletta dall’apparato di partito, ma dalla gente del popolo, forse i voti li ha presi da chi ritiene di essere di sinistra, da chi crede fondamentale avere un’ideologia, un’ idea e un progetto politica di sinistra. Un voto per liberare il principale partito, che dovrebbe essere di sinistra, dai soliti arrampicatori sociali senza scrupoli, dalle solite logiche di logge e congreghe, così da tornare alle origini ed essere il riferimento degli ultimi della società.
Si fa fatica a credere che siano andati a votare per lei gli ex democristiani, gli ex renziani, gli ex socialisti e tutti quelli che cercano le vie brevi per arrivare, l’appartenenza, la trasversalità senza ideologie ma solo per il potere, la fratellanza e le solite logiche più o meno limpide.
Ma evidentemente anche lei si sta adeguando alla bisogna, ovvero, per fare la segretaria del suo partito (il cosiddetto “partito delle ZTL”) è bene stare dalla parte dei potenti, dei manovratori, insomma con chi è vicino al potere.
I poveri, la classe operaia, il popolo delle finte partite iva, gli immigrati etc etc anche se l’hanno votata e creduto in lei, ora devono mettersi in fila e aspettare che si liberi da impegni fondamentali, per lei come quello di ieri, e che prima o poi trovi uno spazio per incontrarli e parlare con loro, ma, come ben sappiamo non contano oramai più nulla e forse nemmeno interessano a nessuno e, quindi, possiamo certamente affermare che fanno proprio bene a non andare più a votare.