Noi avevamo già scritto in tempi non sospetti, sulla prossima e possibile carriera politica del figlio dell’ex Sindaco Giuseppe :” https://www.alowebtv.it/2022/06/11/luca-fanfani-scende-in-politica-sara-lui-il-prossimo-sindaco-di-arezzo/ “, e oggi ben possiamo affermare che ci avevamo visto lungo ( o ci avevano informato giusto).

Abbiamo chiesto cosa ne pensa di questa nomina, ad un politico di razza della sinistra aretina, che per il momento preferisce rimanere anonimo, ma che ci ha risposto: ” altro che grandi manovre…si può già dire grandi alleanze”.

Sempre lo stesso ha aggiunto “ è stata chiesta la riunione dell’ assemblea comunale del Pd, ma per ora silenzio. Adesso faremo una raccolta firme per la convocazione e poi vediamo”.
Evidentemente questa nomina, per la sinistra aretina, come si dice in gergo, è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Ora la nomina politica, del figlio dell’ex sindaco Fanfani in Estra, non poteva passare inosservata ai più esperti dei giochi di palazzo, di loggia e di congrega, che tanto contano in questa città, poi in prossimità delle elezioni per il nuovo primo cittadino.
Già da tempo si è parlato proprio del figlio di Beppe Fanfani, come di un possibile candidato della destra aretino, alle prossime elezioni comunali. E con sempre più insistenza, proprio in considerazione della sua difesa legale del sindaco Ghinelli, da imputato nel processo Coingas/Estra.
Questa nomina va sicuramente intesa come un’ulteriore manovra di avvicinamento, dell’area politica ancora presidiata da Beppe, ex Margherita, Italia Viva e cespugli vari, verso la destra di questa città, che dopo i recenti risultati sembra l’unica ad avere il vento in poppa per vincere. Quindi, solo così si potrà portare un altro Fanfani all’apice della politica aretina.
Evidentemente con questi giochi di palazzo, la casta è percepita sempre più come tale e sempre più lontana da tutti, dagli ultimi e dai poveri che sono sempre di più.

Ma pensiamo anche ai cittadini di sinistra che votano PD, che pochi anni fa sono stati chiamati a votare Beppe Fanfani, per poi farlo diventare sindaco, e ora assistono increduli al passaggio a destra. Come se le idee e le ideologie politiche non esistessero, come se essere progressisti o conservatori non fosse determinato dai progetti politici che si vogliono incarnare e realizzare.

Che pensare? Che altro scrivere? Che non possono che essere delusi (per usare un eufemismo ) e nella migliore delle ipotesi non andranno più a votare o comunque non commetteranno più lo stesso errore. Come non dargli torto a chi sostiene che oramai i nostri politici sono solo in cerca di potere personale e non sono più portatori di idee, di ideali, di ideologie e di progetti politici condivisi.