Ci stiamo avvicinando all’ultima parte dell’anno in corso e non si hanno notizie dell’imminenti dimissioni del sindaco di Anghiari, dall’Ente sovraordinato che presiede, come promesso alla destra.
Allora una domanda sorge spontanea: Polcri, l’attuale presidente della provincia, si dimetterà dalla carica ricoperta, come aveva promesso alla destra, oppure, per non lasciare la poltrona di presidente e per ottenere il risultato è disposto a tornare a sinistra e sostituire, in consiglio, la maggioranza che lo sostiene?
Sinistra, che evidentemente non è, ne paga, ne soddisfatta dagli innumerevoli affronti subiti, ad opera di questo Macchiavelli/politico di vecchio stampo, che, dopo aver chiesto e ottenuto i loro voti, è tornato all’ovile ed ha pensato bene di dirsi di nuovo di destra, e di assegnare tutte le deleghe ai politici di area, lasciando deluso e a bocca asciutta la sinistra.
Sinistra che sembra, si vocifera, di nuovo pronta a sostenerlo pur di non fargli perdere la carica e la poltrona. Se così sarà dovranno spiegare ai cittadini da quale forma di masochismo sono posseduti.
Le provincie, anche per le conseguenze della famosa riforma renziana, sono tutte in affanno e tutti conoscono la drammatica situazione che si è venuta a creare dopo la legge Del Rio, che, è inutile stare qui a ricordare.
Le cronache dei giornali locali, sono spesso ad occuparsi dello stato di conservazione dei beni, proprio della provincia, per ultimo, ma non il solo, il crollo al solaio all’Istituto Marconi, di San Giovanni, Valdarno, dove i ragazzi protestano, chiedendo una scuola sicura e la provincia risponde rassicurandoli che i lavori inizieranno, ma “fra alcune settimane”.
Stiamo a vedere.