8 Settembre 2023 – 08 settembre 1943, una data fondamentale per il nostro paese.
Oggi ricorre l’ottantesimo anniversario dell’annuncio dell’Armistizio tra l’Italia e gli Alleati Anglo-Americani, ma che di fatto fu una resa incondizionata e non un armistizio. L’8 settembre 1943, tramite un proclama del maresciallo Pietro Badoglio, venne infatti reso pubblico l’Armistizio di Cassibile, firmato il 3 settembre nella località siciliana da cui prese il nome.
L’accordo prevedeva la resa incondizionata dell’Italia e l’abbandono dell’alleanza con la Germania di Hitler.
Questa data segnò l’inizio della terribile occupazione tedesca dell’Italia, ma anche la nascita del movimento che avrebbe portato il nostro Paese ad un nuovo inizio libero e democratico: la Resistenza.
COME SI ARRIVÒ ALL’ARMISTIZIO
Tra il 1942 e il 1943 si concretizzò una svolta decisiva, ovvero, i nazifascisti iniziarono a perdere in tutti i fronti da loro aperti e soprattutto l’Italia fu evidente a tutti che non era più in grado di affrontare la guerra, era totalmente impreparata e inizio ad essere un problema anche per l’alleato tedesco.
I primi segnali di un’inversione di tendenza nei rapporti di forza arrivarono dalle prime sconfitte del Giappone nelle battaglie che lo vedevano opporsi agli statunitensi nell’Oceano Pacifico nei mesi di maggio e giugno del 1942.
Alla fine di quell’anno anche nell’Atlantico ci fu un sensibile cambiamento dovuto ai miglioramenti tecnologici che britannici e statunitensi riuscirono a mettere in atto, evitando così che i tedeschi, con i loro sottomarini, continuassero a colpire le navi che trasportavano armi e approvvigionamenti tra le due nazioni alleate.
Due furono le battaglie che segnarono definitivamente l’andamento della parte finale della guerra: la battaglia di Stalingrado e quella di El Alamein.
Il primo sbarco degli alleati avvenne quindi il 12 giugno 1943 a Pantelleria e successivamente, il 10 luglio, le truppe alleate arrivarono in Sicilia conquistandola in poche settimane.
La situazione siciliana era quella prevista da Churchill e le poche difese dell’isola non riuscirono a contenere gli alleati, che non trovarono nessuna ostilità neanche da parte dei locali che anzi li accolsero come liberatori.
Il fascismo e il duce, già il 25 luglio 1943 con la deposizione e arresto di quest’ultimo, erano allo sbando, ma non meno feroci e in conseguenza di ciò le forze politiche antifasciste (comunisti, socialisti, democristiani, azionisti, liberali) il 9 settembre 1943 diedero vita al Comitato di Liberazione Nazionale. Il CNL nei due anni successivi sarà capace di compattare tutta la Resistenza e darle una guida politica e militare che portò, con l’aiuto degli Alleati, alla Liberazione.
Se l’Italia è oggi un Paese libero e democratico lo dobbiamo a chi ha combattuto il fascismo e il nazismo, alle donne e agli uomini che in ogni modo possibile hanno contrastato un regime (e un’invasione) che mai potrà avere giustificazione. Non ci sono MA, non ci sono scusanti o “ha fatto anche cose buone”. Il nazifascismo è stato e sempre sarà un delitto, un abominio, non certo un’idea che possa pretendere la libertà di esprimersi al pari delle altre, perchè il nazifascismo è esattamente la negazione di ogni libertà.