Sono già passate oltre due settimane da quando la nota TV locale ha mandato in onda questo servizio in cui si rendeva pubblica la nomina di Nicola Carini a Vice Presidente della Provincia di Arezzo, ma ad oggi non ci sono documenti ufficiali, della provincia, che lo attestino.
Non solo ma sembra che in provincia Polcri abbia risposto all’interrogazione sulle deleghe dichiarando …. “che ad ora non sarebbero assegnate”……
Come ha fatto e come è possibile che Il Carini abbia affermato anche a Teletruria che era già il nuovo vicepresidente della Provincia? E forse fidandosi delle affermazioni dell’intervistato, ma evidentemente senza aver visto il documento ufficiale di nomina, anche la brava giornalista che lo ha intervistato non ha ha avuto il ben che minimo dubbio, che, ciò non fosse vero, e così involontariamente ha avvalorato le affermazioni di Carini, e così può aver convinto i suoi tanti ascoltatori che le deleghe erano state assegnate e che Nicola era il Vice Presidente della provincia di Arezzo.
Non vediamo l’ora che torni il carnevale per vedere il presidente e il suo “Vice” a sfilare in maschera “Arlecchino e Pinocchio”.
Nell’immediato crediamo sia opportuna una nuova intervista, sempre nella stessa emittente visto che è l’unica che può garantire la stessa grande copertura, così da evitare che i molti che sono caduti in questo grave errore, ovvero, di credere Carini con la delega da Vice conoscano la verità.
Infine e visto che ad oggi non sono state date le deleghe dal Presidente Polcri, c’è da chiedersi il perché? Cosa sta succedendo? Non trovano la quadra i giochi di congrega e di loggia? Come ebbe a scrivere qualcuno?
Ma in tutto questo, il Pd, che ,ha eletto Polcri, e contribuito a creare questa situazione, che, dire surreale sembra essere un eufemismo, cosa ne pensa? Cosa intende fare, che posizione vuole prendere? Visto che i cittadini si rendono conto di tutto questo teatrino orribile di questa politica. Forse iniziare a prendere le distanze potrebbe fargli riacquisire un po di credibilità? Fra poco si vota di nuovo per il comune di Arezzo ma se queste sono le premesse la destra può dormire sonni tranquilli, ne siamo veramente sicuri.