Abbiamo letto in un’intervista, all’ex sindaca di Laterina Pergine, che ha rilasciata ad “ArezzoNotizie” in cui sembra volersi smarcare sia dal deludente risultato elettorale, nel suo comune, sia delle forze politiche a cui lei apparteneva fino ad aprile scorso, fino ad arrivare al vittimismo che piace tanto alla destra in questo paese.
L’ex sindaca, visto il risultato, invece di chiedersi dove può avere sbagliato in questi anni, che, ha amministrato, inizialmente solo Pergine e poi il nuovo comune nato dalla fusione con Laterina, sembra arrampicarsi sugli specchi, tanto da arrivare a contraddirsi e poi a fare del vittimismo, che tanto piace alla destra italiana.
Infatti, prima rivendica la continuità con il candidato Michele Gragnoli, suo ex assessore che, a suo dire, sembra aver gestito l’80% del bilancio negli anni della sua amministrazione, e se ciò corrisponde al vero (non abbiamo dubbi in merito) ci viene da chiederci: più continuità di così? Sembra che era lui il primo cittadini di fatto? E’ possibile che ciò non fosse a conoscenza del PD del “nuovo corso” come dice lei? dove stava la discontinuità?
Altroché nuovo corso del PD a Laterina Pergine, per quello che lei riferisce al giornalista sembra proprio che li ancora le logiche politiche del PD siano quelle del vecchio corso. Di quel vecchio corso che ha portato a scelte sbagliate, tanto da a consegnare quasi tutti i comuni della provincia alla destra.
In base a questa prima affermazione ( continuità) riteniamo che la ex sindaca avrebbe fatto bene ad assumersi in prima persona la responsabilità politica della sconfitta e chiedere scusa ai suoi ex amministrati, perché è evidente che i cittadini di Laterina Pergine non hanno voluto dare continuità alle sue amministrazioni e hanno preferito voltare pagina votando a destra e non eleggendo a sindaco Michele Gragnoli, suo ex assessore ai lavori pubblici (proprio quelle opere mancate che tanto hanno deluso i cittadini).
Invece, la ex sindaca, per non assumersi la responsabilità politica della disfatta, prova a fare la vittima attribuendo la responsabilità ad un generico e astratto “nuovo corso politico del PD, della nuova Segretaria Nazionale”, che, a suo dire per non scegliere lei, moderata e vicina a Renzi, va a scegliere proprio il suo ex Assessore. Ma forse non era più onesto provare a rispondere ai suoi cittadini che le rimproverano di non aver portato a termine la gran parte dei lavori pubblici iniziati nel periodo dei suoi mandati, 9 anni, visti anche i tanti soldi arrivati dopo la fusione, ad esempio? No, evidentemente è molto più facile fare la vittima del nuovo corso del PD?
Ingegnera, lo ha detto anche lei che Michele Gragnoli, e non poteva essere diversamente, si poneva in continuità con la sua amministrazione, visto che gestiva l’80% del suo bilancio e doveva avere la sua piena e ampia fiducia politica oltre che amministrativa. La sconfitta politica a Laterina Pergine e anche sua. Sono i cittadini di quel comune che con il loro voto hanno voluto dimostrare che non hanno apprezzato le sue amministrazioni e guarda caso non hanno votato proprio colui che era in continuità con la sua gestione e si occupava delle opere pubbliche per sua delega.
I suoi ex amministrati meritano più rispetto e più considerazione, sono loro che hanno bocciato la sua amministrazione. La democrazia non è solo giochi di palazzo, di congrega o di loggia, perché poi ci sono anche i cittadini che votano e gli elettori non hanno il prosciutto negli occhi.
I cittadini di Laterina Pergine, se lei li aveva ben amministrati e/o avevano percepito che lei era all’altezza delle loro aspettative amministrative, stia sicura che votavano anche colui che era in continuità con lei, il suo assessore dell’80% di bilancio, ma non è andata così e, allora, non attribuisca responsabilità agli altri.