Oggi è il giorno della festa della liberazione del nostro paese dalla feroce ed efferata dittatura fascista e dall’occupazione nazista, quindi, è la festa della LIBERAZIONE DAL FASCISMO e anche della fine della seconda guerra mondiale, insomma si festeggia la riconquista della libertà e della democrazia per l’Italia.
Per tornare ai nostri soggetti dobbiamo riconoscere al sindaco il merito di aver presenziato (non per altro per dovere istituzionale!), anche questo anno, alle celebrazioni del 25 aprile, e di aver scritto “il giorno della liberazione nazionale dall’occupazione nazi-fascista”. Tale affermazione è corretta solo in parte, perché vorremmo ricordargli che prima c’è stato il ventennio, la dittatura fascista, e si festeggia anche la fine di quel drammatico periodo per il nostro paese. Ma va bene, tutto non si può pretendere, accontentiamoci, magari sarà per il prossimo anno.
Quello che è veramente incomprensibile è la posizione della vice sindaca, infatti, per noi chi proviene dalla destra estrema poteva essere il sindaco e invece ogni anno ci sembra che proprio lei lo vuole scavalcarlo in quella direzione.
Come si vede dai suoi post lei scientemente evita di individuare chi le libertà le aveva calpestate e negate per il ventennio al popolo italiano, chi in quel periodo ha seminato morte e distruzione in giro per il mondo, chi ha portato il paese in una guerra disgraziata e scellerata che tanta sofferenza e miseria ha provocato, no è più forte di lei! Assolutamente no, lei non gliela fa. Glielo ricordiamo noi: I FASCISTI E IL FASCISMO.
La Tanti non riesce a scrivere anche solo la parola “fascismo”, figuriamoci a condannarlo e non possiamo certo chiederle di dichiararsi antifascista. Lei sembra proprio volersi costruire l’immagine della nuova “donna nera” in città.
Per lei sembra che al limite, come per la destra al potere nazionale, l’unico errore commesso dal fascismo è stato allearsi con i nazisti e aver promulgato le leggi razziali, mentre così facendo, sembra voler salvare tutto il resto. Invece vogliamo ricordargli a lei, come agli altri, che del ventennio non c’è proprio nulla da salvare! NULLA!!! C’è solo da lottare perché ciò non abbia a ripetersi nel nostro paese e per non perdere la libertà un’altra volta.
Verremmo anche ricordare alla Tanti che nel fascismo, come in tutte le dittature il ruolo delle donne è subalterno a quello degli uomini e che nel ventennio una donna mai avrebbe potuto aspirare a fare il podestà e nemmeno il vice.