Ad Arezzo non succede mai niente, orami gli aretini sono assuefatti a tutto, anche a questa apatia generale, alla mancanza di politica, all’assenza dei politici, compreso le minoranze e in questa situazione soporifera perfino la vicenda del presidente della provincia diventa una notizia di qualche interesse.
La notizia è che il Presidente Polcri, come si legge dai media locali, dopo più di tre mesi, sembrerebbe aver sciolto la riserva e vorrebbe farsi appoggiare della destra nella giunta provinciale.
A pensar male si fa peccato ma a volte ci si indovina e questa decisione, per i più maliziosi, potrebbe essere la logica conseguenza di tutte le assoluzioni della sentenza dello scorso 28 febbraio.
Infatti, ci ha sorpreso un altro fatto politico, il silenzio politico di Francesco Macrì e la sua assenza dalle scene mediatiche ,che ci devono fare riflettere perché chiunque dopo questa assoluzione si sarebbe tolto qualche sassolino dalle scarpe e se lui, come sembrerebbe, non lo sta facendo un motivo ci deve essere. Sappiano quanto FDI abbia peso ad Arezzo ed ora che anche il suo dominus politico è tornato assolto c’è da immaginare che anche su questa vicenda vorrà dira la sua.
Per tornare a Polcri, che, dopo aver concluso un accordo con la sinistra ( un scelta trasversale inimmaginabile) per farsi eleggere presidente della provincia, che, dopo ben tre mesi di tergiversare, avrebbe deciso di tornare a destra, qualcosa deve essere successo e forse ci viene da pensare che non è andata come era nei desiderata degli artefici di questo accrocchio politico. Ci ricordiamo le invettive di Prima Montevarchi, dopo la sconfitta di Chiassai, contro le cosiddette “logge e congreghe” trasversali che a questo punto, se veramente erano le ideatrici, sembrano in forte difficoltà.
Il nuovo segretario provinciale della Lega Gianfranco Vecchi in un post ha preso le distanze da questo rientro in squadra (destra) e in un post ha scritto che: ” Il presidente della provincia è stato eletto con i voti di un’altra parte politica. La Lega aveva già a suo tempo fatto una scelta appoggiando il candidato uscente Silvia Chiassai. La nostra linea politica non cambia. Non appoggeremo alcun ribaltone”.
A questo punto non rimane che attendere le prossime mosse di Polcri, ma come scritto in apertura in questa città oramai non succede più nulla e questa operazione politica ci sembra veramente il nulla. Vediamo se il centro sinistra finalmente riuscirà a convincere Polcri a farsi appoggiare dei propri delegati in Consiglio Provinciale, ma è certo, per chi ha votato a sinistra, lo sconcerto di questa possibilità.