Premesso che, quando si parla di reati contro la pubblica amministrazione, le sentenze possono dare l’assoluzione giuridica ( penale), ma non l’assoluzione politica o etico/morale, ci sono fatti che hanno in disvalore etico-politico ma non penale e viceversa, questo è bene ricordarlo, sempre!
Le valutazioni etico politiche spettano ai politici e ai cittadini e per i politici, anche per quelli che se si dicono garantisti, dopo tutte queste sentenze sono un dovere.
L’ultima sentenza, emessa dai giudici del tribunale di Arezzo, ha riconosciuto il peculato per Olivetti Rason e il favoreggiamento per il sindaco, nel filone Multiservizi, che, segue le precedenti decisioni, del Giudice Lara che ha condannato in via definitiva Staderini e la decisione del Tar Lazio, che, ha confermato il precedente provvedimento Anac e, che, ha fatto decadere Macrì dalla presidenza di Estra. A questo punto ci aspettiamo dai politici aretini, che amministrano Arezzo (tutti), una attenta e forte analisi politica ( etica) di tutto quello che è successo, in questi anni, ed è emerso dai dibattimenti.
E tale analisi è doverosa proprio difronte alle ultime assoluzioni del Tribunale, perché i fatti emersi nel dibattimento del processo ( registrazioni, intercettazioni e testimonianze) sono pubblici e gli attori di quegli eventi, ora assolti penalmente, ci devono spiegare e convincere perché secondo loro tali fatti non hanno un disvalore etico e politico visto che non hanno intenzione di dimettersi, e, quindi, perlomeno abbiano il buon gusto di chiedere scusa.
Con la decisione del 28 febbraio, come riportato sopra, ci sono assoluzioni ma ci sono anche condanne, il processo ora è finito e quindi i cosiddetti garantisti che sostenevano che a processo in corso non potevano parlare di politica e di etica, in relazione ai fatti oggetto di processo, ora possono farlo, anzi devono farlo, pertanto, vogliamo chiedere a chi amministra la cosa comune ad Arezzo, oramai da 8 anni, di analizzare pubblicamente il proprio operato politico, etico, proprio su quanto è emerso e reso pubblico nei processi di cui sopra.
Invece, ci sembra che da subito la destra aretina sta tentando di sfuggire ad una doverosa analisi politica e etica ed, infatti, ha iniziato subito a fare il solito vittimismo, comune a tutta la destra italiana. Leggiamo dichiarazioni dei vari politici, che amministrano la città, del tipo: “assolti con formula ampia, adesso si rifletta sull’uso politico della giustizia”, oppure, chi si chiede “perché qualcuno ha registrato di nascosto” invece di vergognarsi del contenute delle registrazioni!
E infine tutti nel centro e nella destra sono concordi che, ora più che mai, va eliminata la Severino!!! Insomma l’impunità per tutti i colletti bianchi!!!
Chi fa politica deve rispondere politicamente ai suoi cittadini e, questi ultimi, devono iniziare a pretendere dai politici che occupano le istituzioni: trasparenza, chiarezza e soprattutto etica.
I politici dopo queste brutte vicende e queste pagine giudiziarie devono rispondere politicamente a tutti e non cercare di sfuggire dalle proprie responsabilità politiche, etiche e morali. Va ricordato, che, chi ha responsabilità politico amministrative è chiamato ad amministrare i beni comuni i beni di tutti noi e deve operare nel nostro ed esclusivo interesse e questo si può ottenere solo con l’etica della politica.