All’Ill.mo Sig. Presidente della regione Toscana
Dott. Eugenio Giani

All’Ill.mo Sig. Sindaco della città di Arezzo

Ing. Alessandro Ghinelli

alla Fondazione Guido d’Arezzo 

Appello ufficiale: Non ospitare propagandisti del regime di Putin.

Il presente appello è per esprimere e ribadire la nostra posizione. Noi, comunità ucraina e di patrioti ucraini della regione Toscana, abbiamo organizzato e tenuto una pacifica manifestazione di piazza lo scorso martedì 25 ottobre ad Arezzo presso Piazza San Francesco. Per il prossimo 7 Febbraio organizzeremo una manifestazione nazionale per ribadire la nostra ferma ed assoluta contrarietà alla performance della soprano Anna Netrebko prevista, purtroppo, presso il Teatro Petrarca di Arezzo.

Riguardo la reputazione della cantante lirica Anna Netrebko, ricordiamo che già nel 2014 in Germania hanno rifiutato i suoi concerti perché strettamente collegata con Putin. Il ministero degli Interni austriaco ha espresso il suo sdegno per la donazione di un milione di rubli da parte della cantante (che ha anche cittadinanza austriaca) al teatro di Donetsk, in zona occupata dalle forze russe: in quella occasione lei ha dichiarato di essere fuori dalla politica e di sostenere l’arte, ma in realtà ha cantato in quel teatro per i terroristi della autoproclamata “repubblica” filorussa del Donbas. Nel 2014 è stato annullato un suo concerto al Metropolitan di New York. Nel 2022, ancora a New York e anche a Berlino, sono state cancellate le sue esibizioni perché lei ha rifiutato di ripudiare il proprio sostegno alla politica di Putin, come riportato dal quotidiano “La Repubblica”. In occasione del concerto del 2022 al teatro Alla Scala di Milano la cantante ha dichiarato di essere contraria alla guerra, ma ha evitato di esprimersi chiaramente contro l’aggressione russa all’Ucraina.

L’arte e la cultura russa sono utilizzate dal regime di Putin come armi nella guerra ibrida e come propaganda di un tristemente fantasioso mondo russo (“russky mir”), insieme a quella che è una vera e propria campagna globale di disinformazione.

Alla fondazione Guido d’Arezzo la comunità ucraina chiede con fermezza la cancellazione dell’evento del 07 febbraio della cantante lirica Anna Netrebko presso il teatro Petrarca di Arezzo, come hanno già fatto diversi teatri europei, come ad esempio il teatro nazionale dell’opera polacco aveva annullato l’opera Boris Godunov 10 giorni prima e come il balletto Lo Schiaccianoci è stato cancellato di recente a Bergamo, inoltre lo spettacolo del ballerino russo Polunin è stato annullato in questi giorni al teatro Arcimboldi di Milano, per le stesse ragioni qui riportate.

In questo periodo di guerra, quando le forze militari russe sono responsabili di indubbi crimini di guerra contro l’umanità e di genocidio, gli eventi musicali simili dovrebbero essere sostituiti con altri che non possano essere intesi come una forma di sostegno alla propaganda russa o una “operazione simpatia” con la Russia, come ultimamente è avvenuto a Milano, quando il Teatro alla Scala ha aperto la stagione 2022/23 con un opera di Mussorgskij, presenti sul palcoscenico milanese diversi artisti russi fedeli al regime del Cremlino; nei giorni successivi alla Prima della Scala tutti i giornali e le tv russe esultavano, lodando l’Italia per questo forte sostegno culturale e politico alla Russia.

Così come è in atto nel mondo dello sport, bisogna temporaneamente dare un segnale chiaro ed univoco anche nei rapporti artistici e culturali. È importante che la stessa popolazione russa sia aiutata ad essere consapevole, nonostante la ferrea propaganda di regime, del fatto che la comunità internazionale condanna senza appello l’aggressione e la guerra contro l’Ucraina e che solo il ritiro da tutti i territori ucraini e la fine di quel regime dittatoriale potranno restituire onore alla Russia.

Occorrerebbe, semmai, dedicare la stagione musicale alla memoria di Yuriy Kerpatenko, direttore di orchestra del teatro di Kherson, ucciso dalle forze di occupazione russe 14 ottobre 2022 per avere rifiutato di esibirsi in un concerto organizzato da loro.

Firmatari:

1.Natalyia Gebrich, amministratore della pagina Facebook “Stop aggressione Russa in Ucraina”, membro della associazione ucraina Lilea, rappresentante della comunità ucraina ad Arezzo;

2.Antonio Stango, presidente Federazione Italiana Diritti Umani (FIDU), docente di International Organisations and Human Rights;

3.Valeriya Kalchenko, interprete specializzata in comunicazione internazionale;

4.Benedetto Sesti, avvocato, Firenze; 

5.Katya Nesterenko, giornalista internazionale e conduttrice televisiva del gruppo TV 1+ 1 media;

6.Alessandro Litta Modignani, giornalista, liberale, Milano;

7.Daisy Scaramella, Institutional Diplomatic WOA , organisation of world ambassadors;

8.Adriano Bomboi, saggista e direttore del portale La Stampa;

9.Massimiliano Squaratti, Redattore ForzaUcraina.it;

10.Eugenio Rettura, volontario, attivista, consulente di redazione, traduttore, Savona;

11.Massimiliano Paleari, scrittore, consulente, ricercatore;

12.Kateryna Kokiziuk, imprenditrice e dipendente della “Kyivvodokanal Joint Stock Company”;

13.Natalia Koval, designer, coach, pittrice, San Francisco;

14.Roberto Casalone, Analista militare e consulente strategico. Casale Monferrato;

15.Viktoriya Prokopovych, Presidente del dipartimento C.A.B.A., imprenditrice, Palermo;

16.Angelina Shostak, deputato del consiglio comunale di Kramatorsk per il partito solidarietà europea, rifugiata con familiari difensori dell’Ucraina al fronte;

17.Lyudmyla Popovych, Presidente dell’associazione ucraina “Nadiya ODV ” Piacenza;

18.Leandro Pinto Dias, Attivista città Crema;

19.Karina Garbusenko, Docente di università di Donetsk , rifugiata dal 2014, Kyiv;

20.Paride Benedettini, Attivista, Roma;

21.Bronchi Alessandro, Attivista, Arezzo;

22.Barcella Mario Adriano, Attivista, Bergamo;

23.Ruslana Shuparska, Brescia;

24.Anastasia Granovskaya, Deputato di Novomaskovsk, moglie di un difensore di Mariupol tuttora prigioniero dei terroristi russi;

25.Vincenzo Verzillo, attivista, patriota ucraino con parenti coinvolti nel conflitto;

26.Umberto Bocchetta, scrittore, campione di kickboxing, Torino;

27.Rudakova Yuliya, laureata in ingegneria, volontaria, Torino;

28.Umberto Adami, membro di Radicali Italiani, Bolzano;

29.Fatmir Ushtari, difensore dell’Ucraina, volontario arruolato nell’esercito ucraino;

30.Ilona Rukobratskay, fotografo internazionale, Kyiv;

31.Stefani Sandri, attivista;

32.Maria Pia Pappalardo, attivista;

33.Roberto Principe, scrittore, imprenditore agricolo, Segrate (MI);

34.Dott.Kostyantyn Zavinovskyy, portavoce degli imprenditori stranieri presso la CNA di Roma;

35.Denys Volodin Postica, presidente associazione ucraina Torino (CUT);

36.Cifarell Vincenza, funzionaria ragioniere, Robasso nero (TO);

37.Lana Grichtchenko, pittrice, traduttrice, Avvelino;

38.Olga Bashuk, attivista, Bergamo;

39.Iryna Novak, Interprete giurata , cantante lirica, Arezzo;

40.Logvinova Nataliia, medico veterinario, rifugiata da Mariupol, Arezzo;

41.Yuliya Mamulok, ingegnere, volontaria capo squadra Croce Verde Torino;

42.Logvynov Konstyantyn, vice capitano di marina, rifugiato da Mariupol, Arezzo;

43.Federico Antola, funzionario amministrativo aeroporto di Firenze, Empoli;

44.Oksana Filonenko, attivista, vice presidente per i rapporti culturali associazione MIUFI (Made in Ukraine for Italy);

45.Daniele Febbo, attivista;

46. Ivan Vlancenko, laureato in economia, arruolato nell’esercito ucraino, paracadutista;

47.Giancarlo Aloe, laurea in ingegneria informatica in USA , laurea in ingegneria civile in Italia, cittadino canadese e italiano, vive in Ucraina dal 2009;

48.Massimiliano la Russa, laurea in scienze politiche, dipendente di una società della regione Lombardia, Milano;

49.Franco Tartini, scuola nazionale del cinema, azienda “Bijoux Vertice accessori Moda”, vive in Ucraina da 8 anni;

50. Alessandra Casula avvocato, Torino;

51.Porsia Paolo, volontario del terzo settore, Genova;

52.Andreyeva Lyudmila, insegnante, Kyiv;

53.Andreyev Volodimyr, ingegniere, Kyiv;

54.Volodymyr Andreyev, СТО Next Generation Group .L.L.C Ukraine;

55.Daria Barucca, laureata in lingua e letteratura russa, ex docente universitaria di Ivano Frankivsk, volontaria come Mediatore linguistico e culturale presso Ospedale Niguardia (Vox Gentium), Milano;

56.Barucca Giorgio Paolo, laureato in università agraria, Milano;

57.Simun Tijana dalla Serbia, abita a Trento;

58.Kizlo Irina, artista, designer, Leopoli / Olbia;

59.Olga Chernenko, bibliotecaria, Aktau Kazakistan;

60.Violetta Velieva, azienda “Art Violet Studio”, rifugiata da Odessa, ora a Cape Town;

61.Lyudmyla Burkovska, istituto tecnico commerciale Vittorio Emanuele Il, Bergamo;

62.Gribok Elena, ex capo auditor del ministro delle finanze nel parlamento ucraino, Kyiv. 

63.Kateryna Sadilova, Vicepresidente dell’associazione “Futura”, Milano;

64. Tsybak Lesya Attivista, Milano;

65. Kseniia Konstantynenko Storica d’arte, Venezia;

66. Mauro Colombo, ristoratore, attivista pro-ucraina dal 2014, attivista per i diritti umani e antifascista da sempre, Milano;

67. Italo Stajano, Avvocato, Napoli; 

68. Biagio Ruffo, avvocato, Milano; 

69. Marina Petik, giornalista internazionale Obozrevatel, Kyiv;

70. Alessandra Ritter, attivista, Grosseto.