Con queste forti affermazioni di “Prima Montevarchi” e di “Silvia Sindaco” e con la dichiarazione di Francesco Lucacci di FDI Arezzo, link a piede pagina, pare un eufemismo dire che a destra le fibrillazioni siamo molto forti e soprattutto che riguardino solo quella parte politica.

La vice sindaca di Arezzo Lucia Tanti sembra oramai in aperto contrasto con FDI e la sindaca di Montevarchi Silvia Chiassai e la sua giunta, tanto che le liste civiche che appoggiano quest’ultima arrivano ad insinuare .. “Chi ha di queste mire, per interessi partitici o personali, di Loggia o di congrega” e proseguono supponendo l’esistenza di “losche trame” e via dicendo. Ma queste forti denunce pubbliche, che, non possono essere rivolte solo alla Tanti ( non può fare tutto da sola), ci lasciano anche molto esterrefatti e increduli che ad Arezzo nulla cambia e se basate su elementi certi e conosciuti, dalle liste civiche, forse riteniamo opportuno anche l’interessamento dell’autorità giudiziaria.

Certo queste affermazioni, delle liste civiche di Montevarchi: ..”Chi ha di queste mire, per interessi partitici o personali, di Loggia o di congrega,” rivolte contro chi amministra Arezzo fanno venire in mente il recente passato molto inquietante di questa città, posta tra il Tevere e l’Arno, ovvero, a Licio Gelli, la P2 e le massonerie e le lotte per il potere economico e finanziario in città con le varie congreghe altrettanto potenti e oscure.

Da queste denunce si intuisce chiaramente che in questa città, Arezzo, niente è per caso. La partita a scacchi se la giocano sempre gli stessi sullo scacchiere cittadino. Arezzo non è libera dal suo recente e drammatico passato e forse è anche ovvio, infatti, se è pur vero che Licio Gelli non c’è più, ma tutti i suoi adepti o fratelli ( piduisti) sono al loro posto, magari dimenticati dalla politica e dalle persone, ma ancora tutti in vita.

Questo scontro, c’è da immaginare, si sta esasperando per l’approssimarsi della fine del processo Coingas/Estra, con l’inevitabile sentenza, che, qualunque dispositivo avrà produrrà effetti devastanti nei rapporti di forza tra i soggetti individuati dalle liste civiche: .. “Chi ha di queste mire, per interessi partitici o personali, di Loggia o di congrega”… nello scacchiere aretino.

Sicuramente l’elezione di Polcri a Presidente della Provincia va inserita in questa logica, infatti, ricordiamocelo sempre, che, nulla è per caso nello scacchiere aretino, dove le mosse le fanno sempre i soliti e forse, a questo punto, si stanno anche preparando ad affrontare l’eventualità che la suddetta sentenza veda assolti tutti gli imputati, con l’inevitabile conseguenza di dover garantire un adeguato ristoro a chi si è visto sottratto politicamente, e non solo, proprio tutto, per essersi trovato imputato in quel processo e oltretutto nel miglior momento politico per lui e per il suo partito.

Staremo a vedere che succede, perché mentre le logge e le congreghe se la giocano nello scacchiere cittadino, la città prosegue il suo lento ed inesorabile declino e sempre di più Arezzo assume le sembianze di una di quelle città del sud Italia, tanto belle per i turisti ma altrettanto invivibili per i propri giovani, che, infatti se ne vanno all’estero. Ma altrettanto orrenda per tutti coloro che oramai non se ne possono più andare, quindi, per tutte quelle persone che hanno il senso delle istituzioni, che sentono l’importanza dei beni comuni amministrati nell’effettivo interesse di tutti e rifiutano le “losche trame” e gli fa schifo tutti quelli che in questo scacchiere operano solo per interessi “partitici o personali, di Loggia o di congrega”.

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