Da settembre 2021, in occasione di vari incontri, gli iscritti al Circolo PD del Centro Storico si sono confrontati con i residenti, con i gruppi attivi sul territorio, con i commercianti, con i ristoratori ma soprattutto con le persone che per vari motivi si trovano a viverlo. Da questi incontri sono emerse molte riflessioni che ci hanno portato da una parte a vedere dei limiti nel modo in cui il comune sta affrontando la questione; temi singoli (il futuro del Cadorna oggi, il rincaro dei parcheggi ieri ne sono alcuni esempi) trattati in maniera completamente slegata tra loro, dall’ altro ad interrogarci sulla necessità di una trasformazione che, in linea con una visione europeista e sostenibile, che vede già impegnate molte città italiane, dovrà avvenire inevitabilmente. Un Centro Storico non può essere un luogo privo di identità e autenticità esclusivo per i turisti desiderosi di storia e trattorie, deve rispondere a bisogni molteplici, che da un lato lo rendano vivo ed appetibile per chi ha fame e nostalgia di storia e di passato, dall’altro deve essere vero, reale, rispondere ai bisogni dei cittadini stessi offrendo una buona qualità di vita insita dentro il concetto di “città sostenibile”.
In quanto bene collettivo, però, ha bisogno di essere pensato ed immaginato da tutti i cittadini; da chi ci abita, da chi ci lavora, da chi ci trascorre il proprio tempo libero. Per questo motivo abbiamo pensato di proporre un questionario online (che avrà anche la sua versione cartacea che verrà proposta nelle varie zone della città in cui organizzeremo, nei prossimi mesi, iniziative di confronto sul tema) per capire come tutti si immaginano il centro storico e di conseguenza la propria città. Non si può, infatti, rileggere e ridefinire il Centro Storico senza prendere in esame tutta la città, in termini di mobilità. Ripensare il Centro Storico significa ripensare tutto il sistema città, altrimenti qualsiasi intervento risulterebbe zoppo.
Occorre, nella rilettura delle esigenze, tenere in considerazione anche i cambiamenti che negli ultimi anni si sono verificati, non solo nelle abitudini (smart working per esempio), ma anche nei bisogni e nel sentire delle persone.
I risultati che emergeranno da questo percorso di ascolto costituiranno la base delle proposte programmatiche sul tema della mobilità del Partito Democratico.
Il questionario “Arezzo, la mia città. Mobilità e qualità della vita” è online da oggi al link https://forms.gle/dBBjrcVmY3gwPVNf8