Alla Chiassa Superiore di Arezzo, il popolo della sinistra, deluso dal risultato delle ultime elezioni, che, hanno visto trionfare e andare al potere il partito, in grande parte molto nostalgico, che si richiama ai valori e agli ideali della destra post fascista ( uno per tutti la fiamma nel simbolo) e la sua leader Giorgia Meloni, che, si si appresta ad assumere la carica di primo Ministro, che, non si è mai dissociata senza se e senza ma dal ventennio e da tutto quello che ha drammaticamente rappresentato per l’umanità quella dittatura ( ad esempio un milione di morti provocati in Etiopia), e da qui qualcuno ha ben pensato di coprire il murales ( come da foto in copertina), che, ricorda i due eroici partigiani, Giovan Battista Mineo e Giuseppe Rosadi, che, riuscirono eroicamente a salvare la vita di più di 200 persone ( donne, vecchi e bambini inermi) ostaggi nelle mani dei nazifascisti, il 29 giugno 1944, come la targa appesa nel centro del paese ben ricorda:
E’ da immaginare che chi ha compiuto questo gesto si sia voluto prima di tutti rivolgere e ricordare agli abitanti della Chiassa, che, domenica scorsa in massa hanno votato Meloni , che i loro nonni rischiarono di essere uccisi dai nazifascisti, che guarda caso in quel partito, in molti, ancora guardano con nostalgia al fascismo e a quel periodo.
Ma, evidentemente è un forte monito anche al partito che loro ritenevano erede e portatore di quei valori della memoria partigiana e della liberazione dal nazifascismo, che, evidentemente per le sue gravi responsabilità politiche si è reso non più da votare proprio dagli elettori che quei valori li hanno nel cuore e, quindi, un monito al partito che con la sua attuale linea politica e dirigenza ha consegnato il paese alla destra estrema, alla destra post fascista.