“LA GALERA È UN BUON PRIMO PASSO”.. PER DEI MINORENNI, così scrive colei che ha la responsabilità da sette anni delle politiche sociali della citta di Arezzo. Nel 2022 l’assessore al sociale, di una citta come Arezzo, può scrivere queste frasi rivolte a minorenni, che, ad ora sono solo degli indagati e, quindi, innocenti fino a prova contraria e resteranno tali fino a condanna definitiva, minori che giuridicamente sono considerati incapaci e, quindi, soggetti alla patria potestà ?

Secondo noi NO. A noi questo modo di fare politica sembra becero e queste frasi ci sembrano veramente oscene e ce ne vogliamo dissociare pubblicamente.

Abbiamo scritto proprio ieri sulla brutta e drammatica vicenda della Baby Gang ad Arezzo , e da chi ha la responsabilità, delle politiche sociali da 7 anni, ci saremmo aspettati, prima di tutto, parole di preoccupazione e, poi ,di dispiacere e di PROPOSTA PERCHE’ CIO’ NON SI ABBIA PIU’ A RIPETERE.

La soluzione in questi casi non può mai essere il carcere.

Lei ebbe a dire in trasmissione da noi che il comune non fa la badante ai minori, ecco, oggi lei pensa che quel ruolo lo debba svolgere la galera, la giustizia. No è troppo semplice così, c’è lo lasci dire. Si assuma le sue responsabilità.

Se lei non è in grado di occuparsi delle politiche sociali, rinunci a questa delega oppure visti i risultati provveda il sindaco ad affidare la delega a persona che possa fare uscire Arezzo da questo degrado giovanile.

La stessa non solo non si assume le sue responsabilità, ma pensa bene, anche, di aprire uno scontro istituzionale con la questura, che, riteniamo noi volutamente non ringrazia, nel post di ieri, per l’importante lavoro svolto, di indagine e acquisizione prove, e si limita a ringraziare la Polizia Municipale ( che ha i suoi meriti), e crediamo noi, forse proprio perché finalmente un rappresentante delle istituzioni locali, capace e titolato, ha correttamente rilevato e denunciato pubblicamente il disagio sociale dei giovani ad Arezzo.

E’ evidente che di fronte ad una associazione a delinquere, con questa organizzazione e struttura, con così tanti minori coinvolti, non può che trovare terreno fertile dove il disagio giovanile è presente , ed è forte. Non possiamo dimenticare, che, Arezzo è una piccola realtà e i giovani minorenni presenti sono in numero veramente basso ( causa la denatalità degli ultimi anni) e questo mette ancora di più in evidenza il disagio presente e di come non sia stato capito, accertato e soprattutto affrontato e risolto.

Questa donna, da rappresentante delle istituzioni, crede di potersi permettere di dire qualsiasi cosa e solo questa settimana, oltre a quanto ha scritto ieri, a Radio Fly ha usato frasi del tipo: “io all’Aslona gli do foco” e “abbiamo fatto cappotto”, etc., solo per ricordarne alcune. Certo, qualcuno potrà dire “frasi da bar” ma vogliamo ricordargli che lei non è dietro un banco frigo ma è la rappresentante di una istituzione pubblica.

Tornando al post “la galera è un buon primo passo” per dei minorenni,  secondo noi è una frase oscena, detta da chiunque, perché non si può mai considerare il carcere come un primo passo per nessuno, e, anzi, anche per la nostra costituzione, è sempre l’ultimo provvedimento, figuriamoci quando, poi ,si parla di minorenni.