La De Robertis ha messo nella sua pagina ufficiale questo post, ieri mattina tranne poi cancellarlo, che voleva ricordare quali sono sempre state le sue idee politiche e soprattutto la sua appartenenza. Quando le è stato risposto per le rime ricordandole che non è “Pimpirinella” ma una consigliera regionale eletta proprio grazie ai voti di quegli ex comunisti , che oramai fidelizzati alla successione dei vari simboli ( da PCI a PDS a PD), che ancora sono convinti di eleggere, nelle varie elezioni, chi la pensa come loro e non il contrario come sembra essere invece la Lucia De Robertis che, evidentemente, con quel post si voleva porre all’apposto dell’arco costituzionale, a D E S T R A di loro.
Vogliamo rivolgerci proprio a quegli ex comunisti ,che sono poi ancora lo zoccolo duro dell’attuale PD, che votano chiunque si presenti con il simbolo di chi controlla “le botteghe oscure” di Sant’Agostino. Secondo voi potrà fare la Sindaca di Arezzo? Forse si, ma del centrodestra.
Ex comunisti aprite gli occhi, non permettete a chi controlla quel simbolo di continuare ad ingannarvi in questo modo, permettete a questa città di voltare pagina e tornare a guardare avanti e chiudere finalmente con questo passato, con questa classe politica asservita a poteri e logiche del secolo scorso.
Tra lei e Marco Donati, un’altro che ha preso i voti degli ex comunisti per andare in parlamento, salvo poi prendere le distanze, e che come sempre si deve distinguere facendo la manifestazioni come oggi : “Arezzo per la pace” insieme ad Azione.
Con questi politici all’opposizione ( finta) Ghinelli & c. hanno la vita assicurata.
Sembra che la signora De Robertis oltre a togliere il post abbia anche chiesto scusa…
Se non sbagliamo quando ci fu la votazione nella Margherita per lo scioglimento in favore della nascita del PD, gli unici a votare contro furono Fanfani e Donati e non siamo sicuri ma forse anche la De Robertis. Forse e comunque è evidente che c è chi sta nel PD non con la cultura della fusione di due culture, quella del “comunismo italiano” e della “Democrazia Cristiana italiana”, di un passo avanti capace di unire il meglio di quelle due storie.
Anche per questo nei territori (come Arezzo) dove non c è stato il completamento del percorso di fusione continua a vincere la destra.
Ci riferiscono che ancora lei, Fanfani ed altri fanno riunioni con chi viene dalla DC, e badate bene non “renziani” ma chi è targato DC! Quel vecchio mondo legato al potere locale, ai poteri locali, alle varie consorterie che sembrano non volersi rassegnare a riconoscere il loro fallimento, considerato come hanno ridotto Arezzo negli ultimi anni. E badate bene sono sempre loro che amministrano Arezzo negli ultimi anni.
Se Arezzo vuole tornare a dare una speranza ai giovani e a tutti, è necessario che sia fatta chiarezza sulla storia, sulle idee e sull’appartenenza dei vari politici che si presentano alle varie elezioni. Deve essere chiaro se si è di destra o di sinistra e, per favore, fatela finita con tutti queste finzioni e incoerenze utili solo al vostro potere personale e a quello dei vostri “fratelli”. Solo con una effettiva alternanza politica Arezzo può rinascere e tornare ad avere il ruolo che le spetta nella Toscana, nel centro Italia e in Italia e questo si potrà avere solo con una nuova classe politica che auspichiamo si manifesti al più presto.