Gli abitanti del comune di Arezzo nel 2015 erano 99.543 e alla fine del 2021 sono scesi a 98.130, con una perdita netta di 1.413 abitanti, quindi, una diminuzione del 1,5%. Ma ancora più forte e la diminuzione delle nascite dal 2015 ad oggi, infatti, i nati di 7 anni fa erano 700 e nel 2021 sono stati solo 598, quindi, una perdita netta di 102 bambini in meno, ovvero, un calo delle nascite del 15% . Sono dati che si commentano da soli e descrivono un comune che non solo sta diminuendo fortemente i propri abitanti ma che sta, anche, inesorabilmente invecchiando.

Volendo fare una comparazione con i dati nazionali emerge chiaramente che Arezzo ha dati e risultati che la discostano dalla cosiddetta media nazionale e la collocano nella parte più negativa rispetto alla stessa media.

Quando la popolazione di un comune si riduce con questi numeri, con il relativo drammatico invecchiamento della stessa, non può che essere un grave campanello di allarme sulla qualità della vita in questa realtà che significa una sola cosa: che non è attrattiva per nuovi abitanti, che non offre opportunità valide per decidere di trasferirvisi.

Noi non abbiano fatto un analisi approfondita per capire le cause di questo calo, non abbiamo disponibili i flussi, ma ci piacerebbe che venisse fatta da chi amministra la città da tanto tempo, perché in una economia come la nostra questo calo determina una serie negativa di effetti come la diminuzione inevitabile di ricchezza complessiva della città.

Questa diminuzione può aver determinato che circa 700 abitazioni, in più, oggi siano vuote e inutilizzate e sicuramente può aver inciso negativamente, anche, sulla crisi del mercato immobiliare di Arezzo ( gli immobili sono difficili da vendere anche a prezzi stracciati), inoltre, aver perso 1413 abitanti vuol dire che si sono ridotte le opportunità per tutti ( non fanno più la spesa, non si vestono, non hanno bisogno dei professionisti, non vanno in banca o alla posta etc etc) e il PIL aretino ne ha risentito sicuramente in negativo.

Riteniamo che chi ha amministrato Arezzo negli ultimi anni qualche domanda se la dovrebbe fare, perché se il calo della natalità, purtroppo, è un dato condiviso con il resto del paese, anche se con una percentuale meno grave, invece, il calo così marcato di popolazione di un comune capoluogo di provincia non è il linea con altri comuni comparabili con Arezzo. Il Sindaco e la sua Giunta prendano atto di questi dati negativi e dopo aver capito le cause e averle ben analizzate e rese pubbliche invertano la rotta negativa, altrimenti, ne traggano le opportune considerazioni. Arezzo deve tornare a crescere ed essere attrattiva e inclusiva e non esclusiva per i soli anziani.