Il gruppo consiliare di maggioranza della Lega, nell’ultimo consiglio comunale, ha presentato richiesta di accesso agli atti per sapere se gli attuali consiglieri comunali, negli ultimi 5 anni, abbiano intrattenuto rapporti professionali, di consulenza, d’opera o comunque patrimoniali con alcune delle società partecipate direttamente o indirettamente dal comune di Arezzo.
Fa veramente piacere che finalmente una forza politica, unica per ora, sollevi la questione di “etica pubblica” e presenti un’istanza di accesso per fare trasparenza sui rapporti economici/patrimoniali di chi ricopre cariche elettive nel comune di Arezzo con le partecipate dello stesso.
Certo è che se il gruppo consiliare della Lega di Arezzo vuole veramente portare avanti la questione di etica pubblica, come sembra fare, e non con altri fini, ci preme sottolineare che forse è opportuno includere in tale richiesta di accesso agli atti anche gli eventuali rapporti della galassia Coingas/Estra con i parenti, con gli affini, con i coniugi e con i congiunti dei consiglieri comunali, negli ultimi 5 anni, perché cari amici della Lega se trasparenza deve essere che sia a tutto tondo.
Ci preme segnalare, ai consiglieri della Lega, che se è una questione di etica pubblica, e non altro, che differenza c’è se un rapporto d’opera, professionale e di dipendenza diretta o in somministrazione o interinale è intrattenuto ( e magari iniziato negli ultimi anni) dalla suddetta galassia societaria, o gruppo societario, non direttamente con il consigliere comunale, ma a titolo esemplificativo e non esaustivo, con un suo coniuge, con un suo nipote oppure con un nipote di un assessore, con un congiunto di un consigliere o assessore e via dicendo ?
E’ bene essere chiari e precisi, infatti, se i rapporti tra la galassia Coingas/Estra e i consiglieri comunali e/o i loro parenti, affini, coniugi e congiunti dovessero emergere, sicuramente sono tutti rapporti intrattenuti nel rispetto della legge, senza alcuna violazione penale, ma se resi pubblici ogni cittadino potrà fare una valutazione di etica pubblica, di morale pubblica e di opportunità e magari quando si tornerà a votare potrà consapevolmente decidere se cambiare classe dirigente oppure no.