Estra chiude la mensa per pioggia! Potremmo immaginare ad una mensa all’aperto ma non è così. Infatti, stiamo parlando della mensa aziendale posta all’interno dei locali di via Cocchi di proprietà di Coingas. Come possiamo vedere dai video a dalle foto il problema è grave, non si tratta di qualche infiltrazione d’acqua ma di pioggia copiosa che cade all’interno dei locali e considerato che vi sono impianti elettrici, sono facilmente immaginabili i rischi che si corrono a usufruire di quei locali che correttamente l’azienda ha deciso di chiudere.

E’ bene precisare che i locali sono di proprietà Coingas, che li ha concessi in locazione a Estra. Noi non conosciamo i termini del contratto di locazione e comunque immaginiamo che la manutenzione spetti al proprietario dei locali che riscuote il canone.

La prima domanda che sorge spontanea è perché questi locali non vengano manutenuti da una delle due società? Come può una società come Estra tollerare che venga chiusa la mensa e lo spogliatoio che devono essere a disposizione dei dipendenti come previsto dalla legge e dal contratto di lavoro?

Ci viene segnalato che il problema non è nuovo e che esiste da anni, quindi, possiamo immaginare che c’è stato tutto il tempo per intervenire e mettere in sicurezza i locali mensa e spogliatoio e non è comprensibile perché non sia ancora stato fatto.

E’ notorio che le due società non hanno alcun problema economico/finanziario che possa giustificare la mancata manutenzione. Tutt’altro. Le due società distribuiscono milioni di euro di utili ai soci e elargiscono ( soprattutto Estra) milioni di euro tra sponsorizzazioni dei media, in beneficienza, a sostegno del sociale e dello sport etc. Noi, ad esempio, ne abbiamo già parlato in un nostro articolo di uno di questi interventi “EstraArena” al Polo & EquestriamClub”, ma non è il solo, ne esistono veramente tanti altri che provano l’esistenza di grandi disponibilità finanziare delle società altrimenti non erano giustificabili tali investimenti. Lo stesso presidente Macrì, ora estromesso da ANAC, si è sempre vantato di tutte queste elargizioni come un successo della sua gestione della società, e non abbiamo dubbi che sia così, ma certo con tanta disponibilità finanziaria, secondo noi ma ci sbagliamo di sicuro, prima di tutto si poteva immaginare di intervenire tempestivamente per manutenere gli immobili per evitare che nella mensa dei dipendenti ci piovesse.

Si è sempre detto che ai politici le manutenzioni non portano consenso, ma per un amministratore di società ( pubblica o privata che sia) la conservazione del valore del patrimonio è un dovere inderogabile.

Ma anche le note vicende giudiziarie del processo Coingas/Estra hanno portato a conoscenza di tutti i cittadini delle grandi disponibilità di denaro anche di Coingas, vedi consulenze agli studi professionali Rason e Cocci, che per quanto affermato nella sentenza “Staderini”, già passata in giudicato, erano anche inutili.

L’attuale presidente di Coingas Scortecci, in carica da alcuni anni, ci chiediamo perché non si è ancora preoccupato di manutenere l’immobile della società che amministra? Confidava forse che in epoca di cambiamenti climatici non piovesse più? Oppure ci sono altre motivazioni che noi non conosciamo? Ma considerato che stiamo parlando di società a controllo pubblico ( i soci Coingas sono i comuni della provincia di Arezzo) ci chiediamo se è tollerabile che non si facccia manutenzione all’immobile di proprietà e quindi venga chiusa la mensa aziendale che serve a più di cento dipendenti, considerato anche che il problema viene da lontano e sicuramente è conosciuto dagli amministratori delle due società.

Ma i soci di Coingas non ritengono di dover intervenire? Ma secondo i sindaci soci di Coingas si amministrano così i beni comuni?