Il sindaco Ghinelli oramai preso dalle fortissime emozioni provate in questi giorni di ricorrenze, dal milite ignoto all’unità nazionale etc. , dal grande significato nostalgico per la destra italiana, e forse anche per lui, oggi ha fatto un post su Facebook che a dir poco ci ha lascito increduli perché o è in mala fede oppure è confuso.
L’Europa occidentale è tornata libera alla fine della seconda guerra mondiale con la sconfitta delle dittature fascista e nazista. Infatti è noto a tutti, ma forse a lui no, che nel nostro paese l’unica festa di liberazione dal totalitarismo fascista è il 25 aprile, che è l’unica dittatura che l’Italia ha drammaticamente conosciuto nel secolo scorso. E per fortuna, lo diciamo con forza, è l’unico totalitarismo conosciuto dal nostro paese e noi condanniamo il fascismo, il nazismo e il comunismo, in quanto dittature, senza se e senza ma, così come condanniamo tutti i totalitarismi di qualunque idea o colore perché siamo per la pace, contro la guerra, la democrazia e per la libertà.
E aberrante e strumentale il tentativo di contrappore all’unica festa di liberazione del nostro paese il 25 aprile con altre ricorrenze o memorie che non possono assolutamente avere quel significato in Italia.
Visto l’enfasi del post di Ghinelli, di oggi, contro i totalitarismi siamo sicuri che il sindaco, da ora in poi, si farà vedere di persona con la sua fascia tricolore che usa moltissimo, e non delegando la vice Tanti, il prossimo 25 aprile 2022 a deporre la corona al monumento alla resistenza della sua citta.
E per l’occasione lo invitiamo anche a provvedere a risistemare il monumento alla resistenza e magari tagliare quei rami che lo nascondono alla vista dei cittadini. La memoria di cosa ha subito il nostro popolo non può essere cancellata. La memoria dell’antifascismo deve essere conservata e insegnata alle generazioni a venire affinché non abbia a ripetersi ciò che i nostri nonni hanno subito.
Sindaco quando lei mette la fascia tricolore, lei rappresenta tutti gli aretini e non solo una parte degli stessi, che magari è quella che lo ha votato, la destra, viste le sue idee e la sua storia politica. Per la nostra Costituzione il Comune come istituzione e lei che lo rappresenta deve farlo a nome di tutti i cittadini, di destra ma anche di sinistra, e non può ignorare la memoria di quegli italiani che hanno dato la vita per la sua e la nostra libertà “I PARTIGIANI”.
I PARTIGIANI quelle donne e uomini italiani che la storia ci ha insegnato che avevano scelto di stare dalla parte giusta e hanno lottato e perso la vita per liberarci dal fascismo e dal nazismo e per farci vivere nella libertà e democrazia in cui tutti noi abbiamo avuto la fortuna di crescere fino ad oggi.
Il 25 aprile si festeggia la liberazione dell’Italia da quelli di cui lei e la sua parte politica, in molte occasioni, sembrate avere ancora nostalgia.
Non è necessario che le ricordiamo cosa ha fatto conoscere il fascismo all’Italia e quei paesi occupati dall’esercito fascista: sofferenze inumane, ingiustizie, privazione della libertà, fame e morte e non dimentichiamo mai le leggi razziali, la Shoah e via dicendo.
Concludiamo con rammarico, ovvero, ci dispiace che le opposizioni abbiamo votato all’unanimità, in consiglio comunale, per l’attribuzione della cittadinanza onoraria al milite ignoto ( su cui abbiamo già scritto) senza almeno pretendere dal sindaco Ghinelli un pubblico impegno, ovvero, che da ora in avanti lui presenzierà sempre e di persona con la fascia tricolore sia il 25 aprile, e sia alle altre ricorrenze e memorie dei vari eccidi fascisti della nostra città, apponendo le corone sia davanti al monumento alla Resistenza della città di Arezzo sia ai vari monumenti a ricordo delle tante stragi fasciste del nostro territorio.
Opposizioni come potete capire le strumentalizzazioni sono sempre dietro l’angolo.