E’ notorio che la società a controllo pubblico Estra, presieduta da Macrì, investa somme importanti, in relazione al suo fatturato, in sponsorizzazioni sportive e sociali. Ma in un momento così difficile per tante famiglie e con la prospettiva di aumenti fino al 40% del costo dell’energia, ci chiediamo se sia eticamente corretto che Estra continui con questa politica o non sia auspicabile usare queste somme, ad esempio, per ridurre il costo dell’energia somministrata alle famiglie meno abbienti (o azzerargli le morosità per stato di necessità) o, comunque, per ridurre a tutti le bollette?
Ma veniamo al fatto che ci ha spinto a scrivere questo articolo: l’inaugurazione a Pietraviva di Bucine, all’interno della lussuosa struttura Villa a Sesta “Polo & Equestrian Club” di proprietà di Riccardo Tattoni, di un nuovo campo da equitazione con un fondo bello e speciale che può migliorare le performance, può evitare traumi e le allergie ai cavalli che vi si alleneranno.
Si può leggere nella bacheca Facebokk del presidente Francesco Macrì, “ Estra – Insieme per una vita sostenibile è l’energy partner del progetto finalizzato a diffondere questa pratica sportiva che vede protagonisti i giovani , il cavallo e la natura.”
E’ notorio che gli sport equestri e in particolare il “ Polo e il Salto ad ostacoli “ sono molto esclusivi e riservati ai più ricchi, non fosse altro, per gli alti costi da sostenere per poterli praticare; quindi, ad ora non ci risulta che questo investimento sia finalizzato a rendere fruibile la struttura di Villa a Sesta ai meno abbienti, ma magari è così e, quindi, presto lo apprenderemo dal sito di Villa a Sesta o di Estra, ma ancora non hanno pubblicato nulla in merito.
Evidentemente il presidente di Estra ( visto il post di Facebook) ritiene giusto e corretto che l’azienda che rappresenta abbia sostenuto questo investimento di Villa a Sesta e ne prendiamo atto; inoltre, abbiamo visto il campo di persona ed è veramente bello e sicuramente funzionale, ma non è questa la questione che ci interessa e nemmeno, per il nostro ragionamento, rileva il quantum dell’esborso di Estra, che non è pubblico.
Noi vorremmo sollevare una questione di etica pubblica, di come vengono usate le risorse di un’azienda detenuta interamente da Enti pubblici, in un momento come l’attuale in cui le povertà aumentano e spesso i comuni non hanno le risorse per portare avanti politiche sociali redistributive capaci di salvaguardare il patto sociale e garantire a tutti i cittadini un percorso di vita dignitoso.
Quindi, vorremmo sapere cosa ne pensano i sindaci dei comuni soci diretti o indiretti di Estra delle politiche di sponsorizzazioni che la loro azienda porta avanti da anni e magari anche su questo specifico caso. Tutti i sindaci e, soprattutto quelli che dicono di essere di centro sinistra, non credono di dover prendere posizione su questi fatti, non ritengono di doversi esprimere e/o prendere posizione? Ma anche i candidati a sindaco nei comuni in cui il 3/4 ottobre si vota potrebbero dire qualcosa in campagna elettorale e, infine, anche i singoli cittadini potrebbero iniziare a interessarsi ai loro beni comuni e a come vengono amministrati.
I sindaci soci di Estra non credono che eliminando o riducendo le sponsorizzazioni potrebbe aumentare gli utili dell’azienda e di conseguenza i dividendi da distribuire ai loro enti? Così da poterli utilizzare per le politiche sociali per ridurre le povertà, oppure, per abbassare le bollette dell’energia per i loro concittadini, visti gli aumenti in arrivo.
E’ evidente che se nessun comune socio, diretto o indiretto, solleva la questione delle sponsorizzazioni nell’assemblea dei soci di Estra e approva il bilancio annuale, che gli viene sottoposto, significa che condivide questa gestione e come vengono usate queste importanti risorse e ce ne faremo una ragione.
Le articolazioni e i tendini dei cavalli, così a rischio per i cavalli usati per il polo e il salto a ostacoli e con tutto il rispetto e il bene che vogliamo agli animali, riteniamo che debbano essere un problema solo di coloro che praticano questo sport.
Come è possibile che i soci di Estra nulla abbiamo da eccepire a queste scelte, forse non ne sono a conoscenza ma non è mai troppo tardi per esprimersi, per prendere posizione ed eventualmente anche individualmente dissociarsi, insomma, un cambio di passo.