Il PD aretino ha finalmente un nuovo segretario ( coordinatore comunale) Matteo Bracciali che da ieri sera ha preso in mano un partito che negli ultimi tempi ha dato l’impressione, sia di non essersi ripreso ( dopo l’ennesima batosta elettorale) , sia di essere tutt’altro che unito ..anzi.
Arezzo ha necessità di una forza politica capace di fare opposizione, di essere credibile come alternativa e speriamo che il nuovo segretario sia in grado di unire il suo partito e soprattutto che riesca a farlo percepire agli aretini che lui e la sua parte politica: “non sono come gli altri” o “ non fanno come tutti ” etc etc .
Vorremmo vedere un segretario autonomo e estraneo alle solite logiche di appartenenza di molti aretini di potere. Al contrario vogliamo sperare che Matteo sia come noi, uno che non cerca loggiati dove ripararsi, se arrivano due gocce, ma un cittadino che sta in strada a bagnarsi, come tutti noi, se piove.
Auspichiamo per gli aretini che Matteo, non solo abbia finalmente messo alle spalle l’esperienza renziana, ma soprattutto che sarà capace di non permettere più ai due consiglieri regionali , qui eletti, di imporre le loro logore logiche, ovvero , quelle di un partito inconsistente, un partito impalpabile, un partito che non permette a chi li critica di trovarvi spazio, un partito di politici che non vogliono assumersi le loro responsabilità, (vedi cosa sono andati a dire a San Giovanni Val d’Arno pochi giorni fa), insomma un partito circoscritto alla ZTL , alla zona alta della città, come purtroppo è stato negli ultimi anni.
Vorremmo un segretario di un partito, che si dice di sinistra ( o centro sinistra), che ha come suoi i valori della MEMORIA, che il 25 aprile va ad omaggiare i monumenti agli italiani morti per la nostra liberta ( non ai cimiteri degli stranieri, che evidentemente meritano tutta la nostra riconoscenza) e definisce quelle stragi come NAZIFASCISTE per che quello purtroppo sono e indipendentemente dalla nazionalità di chi ha pigiato il grilletto.
Ci aspettiamo da Bracciali un partito che parla di lavoro che non c’è, delle periferie degradate di Arezzo, delle frazioni, delle condizioni di lavoro e sfruttamento dei lavoratori asiatici nel settore orafo, delle case popolari che non ci sono, del disagio giovanile, del dramma della mancanza di opportunità per i più giovani e per quelli di loro che più hanno studiato, dei dipendenti ex Ubi e etc etc etc . Un partito che fa dell’etica pubblica la sua bandiera, il suo primo manifesto, poi in una città dove il sindaco e parte della sua giunta sono a processo, e non dimentichiamoci che proprio per la pavidità del PD aretino, che non volle fare la campana elettorale su quei temi, un indagato per reati gravi contro la pubblica amministrazione è stato rieletto ( caso più unico che raro). Non vorremmo più un PD che non parla di etica, che non è stato capace di fare percepire ai cittadini aretini cosa sarebbe successo dopo pochi mesi ( per Arezzo è la prima volta che un sindaco entra e esce dalle aule del tribunale da imputato), Etc. etc.
Speriamo di non vedere, sentire o assistere più a quei trasversalismi della politica aretina, il rispetto istituzionale si ma l’inciuci no ( in certa circostanze bisogna saper mantenere le distanze e anche se si è amiconi/e non è bene anche manifestarlo, si perde di credibilità).
E soprattutto ci auguriamo che tu sia capace di allontanare tutti quei personaggi o enti interessati solo a fare affari, per proprio conto, col potente di turno, (insomma quelli che vanno bene per tutte le stagioni !), non né possiamo più.
Speriamo di non aver esagerato con gli auspici, ma non ci sembrano impossibili e comunque buon lavoro.