Arezzo, 14 luglio 2021, dalla pagina web di Donella Mattesini

14 luglio 1944- 14 luglio 2021, 77° anniversario della strage nazifascista di S. Polo ( Arezzo)

“Sono trascorsi 77 anni da quella orrenda strage, dove furono uccise con una crudeltà infinita 48 persone, già sfinite da pesanti torture. Furono gettate in 3 fosse che avevano dovuto scavare, e fatte saltare in aria con la dinamite.
“..le buche erano state fatte scavate in un fitto boschetto di lecci a fianco di villa Gigliosi. I lecci hanno foglie di un verde intenso, ma apparvero rosse, a chi scoprì la strage.”

Quella di S.Polo è una strage documentata, anche per le foto fatte da chi scoprì l’eccidio. Ci sono testimonianze, ci sono gli atti del processo militare di La Spezia.
Credo che in tutte le scuole ed ovunque, abbiamo il dovere della memoria e quella di S.Polo è una storia, come purtroppo tante altre, che deve essere raccontata. Non è raccontata sui libri di storia, ma noi che abbiamo, tutti, il dovere della memoria, dobbiamo raccontarla e chiedere che sia raccontata, come deve essere raccontata anche nelle scuole, la storia della Liberazione dal nazifascismo. Non è possibile che i nostri ragazzi sappiano tutto sui Fenici, sugli Unni, ecc. ma poco o niente sulla Liberazione dal nazifascismo e sulla nascita della nostra democrazia.”

Finalmente il monumento, eretto nel luogo dell’eccidio, a memoria delle 48 vittime del nazifascismo è stato restaurato, anche se l’area circostante continua ad essere inadeguata per quello che li è successo, per le sofferenze che rappresenta, per l’inutile sacrificio di 48 persone e tanto altro.

Dispiace dover constatare, che ancora dopo 77 anni, nessuno si è preoccupato di rendere quel luogo e quell’area capaci di ben rappresentare la memoria per le generazioni a venire, affinché mai si abbia a ripetere ciò che li avvenne nel 1944.