San Giovanni Valdarno, consiglio comunale straordinario con all’ordine del giorno il progetto di ampliamento di Podere Rota.

E’ notorio che gli abitanti del Val d’Arno aretino sono contrari all”ampliamento della loro discarica, che in questi anni tanti problemi ha creato alla popolazione, dove vengono portati i rifiuti anche dell’area fiorentina. E’ stato molto toccante ed efficacie l’intervento di Catia Naldini rappresentante del comitato vittime di Podere Rota, che ha criticato la mancanza del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dell’assessore all’ambiente Monia Monini che così non ci hanno messo la faccia.

Erano presenti, oltre agli amministratori locali, anche i consiglieri regionali d’opposizione Marco Casucci e Silvia Noferi e di maggioranza Lucia De Robertis e Vincenzo Ceccarelli.

I consiglieri di Maggioranza Lucia De Robertis e Vincenzo Ceccarelli, nei loro interventi, hanno dichiarato che loro si assumono le responsabilità politiche ma in questo caso la politica non ha potere di decidere, perché secondo loro due la legge attribuisce questa competenza solo ed esclusivamente alla burocrazia e ai tecnici della Regione. Sempre, secondo De Robertis e Ceccarelli, i burocrati e i tecnici, si muovono in modo autonomo ma nel rispetto della legge e loro, come politici, non possono farci nulla perché hanno solo competenze di vigilanza sul rispetto di dette leggi.

Questa ricostruzione dei due consiglieri di maggioranza lascia alquanto perplessi, perché se come è vero la gestione dei rifiuti in Toscana, ma come in tutta Italia, è spesso in regime emergenziale e, quindi, va garantito lo smaltimento dei rifiuti prima di tutto e pur vero che la responsabilità di essere in emergenza o gestione straordinaria è di fatto della politica. Infatti, la regione Toscana si trova in queste condizioni perché la politica è responsabile di non ave ben programmato preventivamente la gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti. La scelta del tipo di ciclo dei rifiuti all’interno della regione appartiene alla politica. E’ la politica che è chiamata a fare tali scelte con una programmazione attenta e capace di tutelare la salute dei cittadini, ma se la politica rinuncia a programmare o sbaglia, quindi, non decide per poi lasciare la responsabilità ai burocrati e ai tecnici non può poi venire a dire che non ha responsabilità perché è vero l’esatto contrario.

Durante l’intervento dei due consiglieri di maggioranza dalla platea degli ascoltatori si è alzato un forte rumore di sottofondo, urli fischi ed altro perché questo scarica barile sicuramente non piace ai cittadini.