Non è passata nemmeno una settimana dal consiglio comunale aperto in cui la consigliera regionale De Robertis, tra un chilometro e l’altro (in auto), dichiarava tutto il suo appoggio, alla traballante giunta Ghinelli, per fare arrivare i fondi europei e per impiegarli al meglio, insomma ci è sembrato che volesse ribadire che lei per Arezzo c’è ! siamo rassicurati! Ecco che la (vice) Sindaca Tanti posta nella sua bacheca Facebook ( lei ogni giorno parla diretta ai sui amministrati) un articolo con una foto della De Robertis in evidenza con un commento inequivocabile .. “Sono molto d’accordo con la Consigliera Lucia De Robertis” … così da sgombrare il campo da ogni dubbio .

La collaborazione istituzionale è sempre auspicabile, quando è nell’interesse collettivo, ma nella democrazia l’alternanza è un valore imprescindibile, pertanto, sarebbe cosa giusta che le differenze ( se ci sono) vengano esternate e anche ribadite, altrimenti ditelo che tra voi non c’è differenza e così gli elettori magari potranno guardare altrove.

Veniamo al “molto d’accordo” della Tanti con la De Robertis. Si sta parlando di di aiutare i figli dei No Vax a vaccinarsi. E’ un argomento molto delicato e soprattutto in un momento come questo di grande confusione vaccinale ( vedi: Draghi/Generale e Astrazeneca … che ancora non è chiaro chi lo può fare, da quale età va fatto e se ancora va usato oppure no!!!!). Vorremmo capire dalle due Lucie “molto d’accordo” su cosa si basa la loro convinzione univoca ? Se loro hanno informazioni a noi sconosciute ? Se è la loro responsabilità istituzionale che le spinge a tanto? Perché nessuna delle due fornisce argomentazioni scientifiche.

Solo gli scienziati possono dare le garanzie ai genitori, che autorizzano la vaccinazione dei minori, che i loro figli non correranno alcun rischio a vaccinarsi, perché è questa la prima e fondamentale garanzia che va data ai genitori nell’esercizio della patria potestà, in questo momento della pandemia. Finché non c’è questa garanzia da parte degli scienziati la politica dovrebbe tacere.

Vorremmo ribadire alle due Lucie “tanto d’accordo” che i figli vanno tutelati sempre e soprattutto da chi rappresenta le istituzioni. I rappresentanti delle istituzioni sono tenuti a creare le condizioni ( sempre) per garantire un sano percorso di vita e di crescita per i giovani e non mi sembra che ultimamente ad Arezzo tutti questi presupposti ci siano, tutt’altro. Infine, proprio per evidenziare le differenze sarebbe importante che la Lucia De Robertis dicesse qualcosa sulle politiche giovanili, nella sua città, portate avanti dall’altra Lucia perché anche se è in Regione è stata eletta ad Arezzo, ed è legittimata ad esternare ciò che pensa.