I Politici sempre più spesso cercano di fare trasmigrare intere funzioni istituzionali dagli Enti Pubblici amministrati a fondazioni di loro diretta emanazione e controllo , noi ci chiediamo perché visto che non ne comprendiamo all’apparenza ne la necessità ne l’ utilità.
La fondazione trova la sua fonte di disciplina nel codice civile, che se ne occupa, unitamente all’associazione, agli articoli 14 e seguenti e ora anche nel Codice Del Terzo Settore (d. lgs. n. 117/2017).
La fondazione e l’associazione sono tuttavia due enti da tenere ben distinti, in quanto, ad esempio, mentre nelle associazioni esiste una volontà che si forma al suo interno e che deriva da coloro che ne fanno parte, nelle fondazioni esiste una volontà esterna che è quella del fondatore.
E’ molto importante prendere in considerazione la questione della trasparenza delle fondazioni, ovvero, l’applicazione del d.lgs. n. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016 , possiamo affermare che forse è elemento sostanziale , infatti, le fondazioni come anche altri enti di diritto privato sono tenuti all’applicazione degli obblighi di trasparenza previsti dal d.lgs. 33/2013 solo quando presentano particolari requisiti dimensionali e finanziari e solo in questi casi sono assoggettati ai medesimi obblighi di trasparenza previsti dal d.lgs. 33/2013 per le pubbliche amministrazioni ….. quindi …..basta stare sotto certi parametri e non si applicano le sopra riportate norme che guarda caso sono state introdotte proprio per tutelare i cittadini contro il malcostume, la mala politica e la corruzione cosi dilagante nel nostro paese.
Vogliamo ribadire che sicuramente le fondazioni si possono occupare di tanti settori della vita sociale e culturale ma riteniamo che ciò debba avvenire solo ed esclusivamente in aiuto degli enti pubblici e non in sostituzione degli stessi, perché i cittadini con il loro voto eleggono i politici che dovranno rappresentarli pro tempore nelle istituzioni pubbliche , sapendo anche che gli stessi sono tenuti al rispetto delle norme di diritto pubblico e amministrativo che regolano l’ente stesso; quindi, delegare le funzioni istituzionali proprie dell’ente alle fondazioni, enti di diritto privato, non in aiuto degli stessi enti ma trasferendogli intere funzioni come ad esempio il sociale, la cultura, il turismo, la scuola etc. etc. va sicuramente contro il buon senso e il rispetto dell’uomo; infatti, non sono esse stesse le istituzioni per le quali è stato chiesto un voto ai cittadini e non possono sostituirsi di fatto al delegante nello svolgimento delle sue funzioni istituzionali.
Infine, riteniamo che i politici che vogliono adottare le scelte di cui sopra devono spiegare bene ai loro cittadini le motivazioni che li animano e soprattutto condividere con loro la necessità di uscire dall’applicazione delle norme di diritto pubblico e amministrativo per trasmigrare nella sfera del diritto privato ( fondazioni) , come se con il primo non si potesse ben amministrare ……… noi al contrario siamo convinti che si deve amministrare la cosa pubblica e il bene comune nella piena applicazione del diritto pubblico e amministrativo senza deroghe, senza scorciatoie, nel rispetto delle regole della democrazia come il diritto/dovere di controllo che svolgono le opposizioni , quindi, solo in casi eccezionali e comunque marginali gli enti pubblici potranno farsi aiutare dalle fondazioni per svolgere le loro funzioni istituzionali e non in toto.
Cari politici anche se avete vinto le elezioni ricordatevi che la vostra carica politica e a tempo determinato e scelte così invasive per la vita dei cittadini non possono essere prese senza chiarezza e senza TRASPARENZA .
Infine, e non da ultimo e anche in considerazione che proprio l’ANAC ( Autorità Nazionale Anti Corruzione) si occupa molto spesso proprio di queste fondazioni la vostra trasparenza è necessaria e a garanzia di tutti noi .
Cari lettori se volete potete andare a visitare il sito www.anticorruzione.it per farvi un idea.